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mercoledì 15 aprile 2009

GESU' E I MIRACOLI

Le varie religioni hanno cercato di rafforzare la loro credibilità con i miracoli, le guarigioni degli ammalati, le resurrezioni, le moltiplicazioni di bevande, la trasformazione di liquidi, le passeggiate sull'acqua, i viaggi all'inferno e nel paradiso non costituiscono una novità, anzi non sono altro che un patrimonio standard di altre religoni.


Nel periodo in cui visse Gesù i miracoli erano abbastanza comuni, Asclepio (Dio greco, imm.sinistra) e Serapide (Dio greco-egizio) apparvero camminando sulle acque ai loro fedeli, traendoli in salvo da un naufragio.
Anche Giosuè ed Elia hanno camminato sulle acque.
La resurrezione dei morti era un attività alquanto usuale a quei tempi, a Babilonia vi erano molte divinità utilizzate esclusivamente a quello scopo.
Nella letteratura pagana si trovano anche episodi di moltiplicazione dei pani, in India Vimalakirti (imm.destra) grazie al suo potere miracolistico sfama una folla con poco cibo, moltiplicandolo in quantità sufficente.



Buddha (imm.sinistra) ha avuto molti parallelismi con Gesù, ricordiamo numerose guarigioni di ammalati, ciechi che vedono, sordi che sentono, storpi che camminano eretti.
Durante una piena del Gange Buddha cammina sulle acque e così fà anche un suo discepolo, che ad un certo punto si ritrova ad affondare perchè la sua fede è diminuita....proprio come un certo Pietro. Alla stregua dei discepoli di Gesù anche i discepoli di Buddha compiono miracoli, ma molti anni prima.

Asclepio compiva guarigioni miracolose nel tempio di Epidauro, erano conosciute in tutto il mondo e meta di pellegrinaggio, proprio come Lourdes.

Eracle anche conosciuto come Ercole cammina sulle acque.

Dioniso (imm.destra), Dio greco ha compiuto il miracolo della trasformazione dell'acqua in vino e viene narrato nella tragedia Le Baccanti di Euripide (480-406 a.c.)

Apollonio di Tiana (imm.sinistra) è un filosofo, contemporaneo di Gesù, che percorre predicando l'Asia minore, la Siria, la Grecia fino a Roma. Egli scaccia spiriti maligni da una giovane, placa una tempesta marina, cessa un terremoto, guarisce ciechi e paralitici, resuscita una fanciulla, e per finire in bellezza resuscita dopo la sua morte.

La resurrezione di Lazzaro è tranquillamente riconducibile ad un episodio della mitologia Egizia, in cui Horus (imm.destra) resuscita El-Osiris (Al-Azarus).



In quell'epoca il mondo era dominato da superstizione e fedi apocalittiche, fiorivano i culti, la magia, ovunque vigeva la credenza della venuta di qualche divinità.
Nelle strade dell'impero romano vagavano saggi posseduti da Dio, visionari, guaritori, mistagoghi, taumaturghi che predicavano e operavano miracoli.
I miracoli altrui erano comunemente riconosciuti, lo stesso Celso riconosce i miracoli compiuti a Gesù, asserendo che li aveva copiati dagli egizi, gli ebrei attibuivano i miracoli di Gesù al demonio, gli evangelisti stessi ci informano che i farisei e i nemici di Gesù operavano miracoli, in seguito i padri della chiesa attibuirono i miracoli altrui al demonio.
Cicerone e in seguito Strabone ritenevano utile il radicamento di questo tipo di superstizione nella gente comune.

Bisogna quindi capire come in un clima di superstizione primitiva risultino comprensibili i miracoli attribuiti a Gesù, egli doveva risultare almeno al pari dei molti guaritori presenti e passati, riportandolo quindi ad una normalità che invece viene esaltata dalla chiesa, che nascondendo tutto il resto lo fà apparire unico e inimitabile.


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