Non esistono verità assolute o dogmi insindacabili. Questi sono solo strumenti concepiti per soggiogare la vostra mente

martedì 2 marzo 2010

LIBRI: Verità e menzogne della chiesa cattolica

Pepe Rodríguez. Verità e menzogne della chiesa cattolica. Come è stata manipolata la Bibbia (titolo originale: Mentiras fundamentales de la Iglesia catòlica, trad. di Claudio Tognonato). Roma, Editori Riuniti 1998, pp. 317, € 15,00. ISBN 8835945399
 
 
 
 
 
 
 
 
  • Il libro mette in chiaro come i principali dogmi cattolici siano in palese contraddizione con quanto affermano le stesse gerarchie e autorità ecclesiastiche, che si dicono depositarie delle verità contenute nelle Scritture. L’analisi approfondita e scrupolosa del testo biblico ci fa conoscere come, quando e da chi furono composti quei testi, e in particolare come quei contenuti furono artatamente contrabbandati nel corso dei secoli. Da notare la benevolenza dell’editore italiano, che ha aggiunto qualcosina al più impietoso titolo dello storico spagnolo.

  • Pepe Rodriguez ha ascoltato direttamente i dettami della critica e la voce di una sua pura coscienza, una posizione di radicale distacco dalle menzogne sulle quali la Chiesa cattolica, continuamente rinnegando le Scritture e perfino se stessa, ha fondato il suo straordinario potere sulle coscienze di esseri umani perpetuamente in cerca di verità «garantite».
Dalla Prefazione di Mario Alighiero Manacorda, p. XIV

  • Se ci fermiamo a riflettere, ci renderemo di avere non solo una struttura mentale cattolica per credere, ma d’averla pure per essere atei. Possiamo negare Dio e la religione solo da quella piattaforma che ce lo ha fatto conoscere; perciò un ateo nel nostro contesto culturale è, basilarmente, un ateo cattolico. Le nostre vite, sia per il più pio dei cittadini come per l’ateo più convinto, sono dominate dal cattolicesimo.
Dall’Introduzione «La verità vi renderà liberi, la menzogna credenti», p. 4

  • Perciò la Chiesa ha da sempre imposto che la Tradizione  abbia un valore uguale (che in pratica è superiore) a quello delle Scritture, che si suppone siano la parola di Dio. Con questa arguzia essa nega tutto ciò che nelle Scritture la contraddice, sostenendo che «non è conforme alla Tradizione» (p. 7).
  • Di come, senza nemmeno volerlo, uno scriba creò il Dio ebraico-cristiano della Bibbia. Sorse così un’immagine di Dio tanto universale quanto fortemente personale. Il Signore è il creatore del cosmo, ma anche «il Dio tuo padre». La fusione fu artisticamente drammatica e teologicamente profonda, ma anche carica di una nuova tensione. Rappresentava gli esseri umani che intavolavano un dialogo personale con il creatore onnipotente dell’universo (26).
  • Gran parte del Nuovo Testamento non fu scritto dagli apostoli ma da redattori che non hanno conosciuto Gesù (48).
  • San Paolo: l’ebreo «avventizio» che fondò un cristianesimo a misura dei suoi delirî mistici e delle sue frustrazioni personali. È ovvio che Paolo mentiva: non ha mai conosciuto Gesù e meno ancora è stato un suo discepolo; però la sua convinzione (che oggi in linguaggio diagnostico psichiatrico potrebbe esser denominata «disturbo delirante paranoide di tipo grandioso») di essere l’interprete della volontà di Dio e di Cristo non aveva bisogno di fermarsi su questi particolari (66).
  • Nascere da una donna fertilizzata da Dio è stato un mito pagano frequente in tutto il mondo antico precedente a Gesù. Tutti i grandi personaggi, re o sapienti, furono mitizzati ai posteri come figli di una vergine. In questo modo buddismo, confucianesimo, taoismo e cristianesimo sono impregnati della impronta indelebile di essere stati il risultato dell’operato di un «figlio del Cielo» incarnato, attraverso l’accesso diretto e sovrannaturale di Dio, al ventre d’una vergine scelta e particolarmente appropriata (81).
  • La figura di Cristo è stata delineata secondo il modello pagano della divinità solare (92).
  • Tutte le divinità solari finiscono per essere vittime propiziatorie che espiano i peccati dei mortali, facendosi carico delle loro colpe, e sono uccisi in modo violento, per poi resuscitare (94).
  • Quando un popolo di credenti dimentica il significato dei propri miti, o questi divengono obsoleti, la religione che li amministra si trasforma velocemente in una volgare burocrazia di dubbia utilità. Non sono pochi i teologi contemporanei che situano la Chiesa cattolica occidentale già all’apice di questo stadio funzionale basato sulla mera burocratizzazione del sacro (98).
Gli altri figli di Maria o i fratelli carnali di Gesù che la Chiesa ha fatto sparire (110).
  • L’evoluzione della cristologia, dalle sue origini fino alle credenze cattoliche ufficiali di oggi, è stata veramente allucinante. Ciò rivela come la teologia, invece di essere la «scienza che si occupa di Dio a partire dalle verità rivelate», sia l’arte sottile di costruire la struttura mitica degli dèi, che poi si diranno rivelati e saranno innalzati come tali da una ecclesiologia priva di basi e dalla dubbia origine (149).
Di come la Chiesa cattolica si è data fondamento e legittimità manipolando i Vangeli e creando una struttura organizzativa contraria ad essi per trasformarsi in una istituzione di potere (157).
  • Quanto detto significa che la Chiesa cattolica può interpretare come «nero» ciò che Gesù, gli apostoli, o un testo sacro, mostrano espressamente come «bianco» e che, come è sua abitudine, disprezzando la realtà originaria, impone dogmaticamente a tutti i cattolici il suo criterio suggerito da motivi opportunistici (162).
  • Né cattolica significa universale, né il Gesù dei Vangeli ha mai preteso che il suo messaggio avesse questo carattere (170).
  • Erano così nati i professionisti del sacro. Al centro della Chiesa, contrariamente a quanto stabilisce il Vangelo, continua a mancare la figura di Gesù. Il posto centrale è occupato dal clero: papa, vescovi e sacerdoti, ognuno con il proprio rispettivo ambito di regno ecclesiale. La croce peggiore di Gesù non è stata la sua esecuzione a morte. Senza dubbio gli sarebbe risultata molto più tragica e dolorosa la croce di un clero che ha la sfrontatezza di presentarsi come continuatore della sua opera e suo mediatore davanti all’umanità (180).
  • Sono troppe le questioni fondamentali che mancano di senso nella religione cattolica, dove le Sacre Scritture mostrano che Gesù non ha fondato la Chiesa e ha esplicitamente proibito il clero professionale, che le chiese non sono la casa di Dio, e che Gesù non può farsi presente nell’eucarestia, né ha niente a che fare con la messa (193).
  • La figura del papa è contraria al messaggio di Gesù e si basa sulle falsificazioni dei Vangeli e degli elenchi dei vescovi di Roma (195).
  • Nonostante non lo fosse nei Vangeli, la donna comincia ben presto a essere discriminata dalla ecclesia cristiana. Questa antropologia, difesa da Agostino e più tardi rinsaldata da Tommaso, che dichiara che le donne in se stesse non possiedono l’immagine di Dio, ma la ricevono solo dall’uomo che «è la loro testa», non è ovviamente un’antropologia rivelata (218).
  • Dal 1958 s’incrementa in modo progressivo e inarrestabile il numero delle Chiese cristiane che accettano come normale l’ordinazione sacerdotale delle donne. Ma la Chiesa cattolica preferisce continuare ad ignorare gli insegnamenti del NT e si mantiene salda nella sua tradizione: le donne non passeranno! (219)
  • La Chiesa ha falsificato il Decalogo biblico, eliminando il secondo comandamento che proibisce l’idolatria, per render più redditizio il culto alle immagini di Gesù, della Madonna e dei santi (230).
  • Come minimo si può dire che la Chiesa cattolica è formalmente idolatra. Negli ultimi anni, molti teologi cattolici stanno pubblicamente denunciando la papolatria sorta principalmente - per opera dell’Opus Dei - intorno all’attuale papa Giovanni Paolo II (232).
  • La «Santissima Trinità»: il mistero venuto dal lontano Oriente (239).
  • L’immacolata concezione di Maria, un dogma di fede fondamentale della Chiesa cattolica… imposto ai credenti solo nel 1854 (244).
  • La dottrina cattolica dell’inferno era sconosciuta al Dio dell’A.T. e a Gesù. Nel XIII secolo è stata inventata una delle chiavi del negozio ecclesiale: il purgatorio, che è uno stato di espiazione temporale dove si presume vi siano tutte le anime, anche quelle dei peccatori morti in grazia di Dio. Con l’invenzione dell’inferno e del purgatorio, la Chiesa cattolica ha costruito un efficace e schiacciante strumento di ricatto (252).
  • Non vi è perciò la benché minima base evangelica per imporre il celibato obbligatorio al clero. […] Era così frequente che i clerici avessero concubine, che i vescovi stabilirono la cosiddetta renta di putane , ossia una somma di denaro che i sacerdoti dovevano pagare al vescovo ogni volta che trasgredivano la legge sul celibato (257).
  • La Taxa Camarae di papa Leone X, uno dei punti più alti della corruzione umana (Appendice, 263-266).
 

L'AUTORE

Pepe Rodríguez, dottore di ricerca in psicologia e scienze dell’informazione, si occupa particolarmente delle tecniche di persuasione coercitiva utilizzate dalle sette religiose. Tra le sue ricerche storiche, non ancora tradotte in italiano: Las sectas hoy y aqui (1985), El poder de las sectas (1989) Què hacemos mal con nuestros hijos (1993), La vida sexual del clero (1995).
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