Non esistono verità assolute o dogmi insindacabili. Questi sono solo strumenti concepiti per soggiogare la vostra mente

martedì 30 marzo 2010

Sulle tracce delle radici pagane della Pasqua

un intervista a Othmar Keel

Domenica i cristiani celebrano la resurrezione di Gesù Cristo. Ma per molta gente Pasqua rappresenta soltanto l'occasione di vacanze primaverili.

Il teologo svizzero Othmar Keel spiega  perché le persone si sforzano di comprendere la storia di Pasqua. E aggiunge che le religioni più importanti hanno molto più in comune con il paganesimo di quanto non vogliano ammettere.

Professore emerito di studi sul Vecchio Testamento all'Università di Friburgo, Othmar Keel ha scritto più di quaranta opere, compresa una storia enciclopedica della Gerusalemme biblica, apparsa l'anno scorso.

Le sue ricerche si focalizzano sulle relazioni storiche e culturali tra le tre grandi fedi monoteiste – Cristianesimo, Islam e Ebraismo – e le relegioni politeiste che le hanno precedute.

D: Che significato ha per lei la Pasqua?

R: Pasqua, come altre importanti festività, comprende diversi livelli. In base a quello originale, Pasqua è una festa di primavera. E tutti sono in qualche modo interessati. Dopo l'inverno, i fiori cominciano a sbocciare e uscire all'aria aperta diventa piacevole. Il livello ebraico è invece legato all'esodo in Egitto mentre il livello cristiano alla vita dopo la morte.

Per quanto mi riguarda, dipende un po' da come mi sento: a volte sono più preso dalle radici originali della festa, in altre occasione prevalgono le altre due dimensioni. Normalmente vado a messa e nel pomeriggio prendo il tempo per fare una passeggiata nei boschi.

Insomma, vivo la Pasqua integralmente: secondo la concezione cristiana, che include anche la tradizione ebraica, e secondo quella che potremo definire pagana. Penso che siano importanti tutti i livelli e per me è una specie di tradizione coerente.

D: La gente associa uova e coniglietti alla Pasqua. Stiamo forse vivendo una riconversione in una società pagana?

R: Siamo già pagani. Mi riferisco ad un'affermazione di Baruch Spinoza, il filosofo ebreo: Deus sive natura (Dio, ovvero la natura stessa). Credo che oggigiorno per molte persone la natura rappresenti l'ultimo orizzonte al quale rapportarsi. E anche per i cristiani credenti, la natura sta assumendo sempre più importanza.

Basti vedere la letteratura devota: è piena di arcobaleni, boschi, fiumi e altre rappresentazioni della creazione. I credenti non ne sono ancora consapevoli, ma la natura è diventata molto importante. Ma per me fa parte della tradizione giudaico-cristiana e persino islamica: queste fedi hanno un fondamento nelle religioni politeiste.

Le uova hanno cominciato ad essere parte integrante della Pasqua ai tempi del Medioevo, quando il digiuno era molto rigoroso. Quando il periodo dell'astinenza era ormai alle spalle, cioè a Pasqua, la Chiesa benediva tutti i bambini e distribuiva generi alimentari, comprese le uova.

In Egitto, da tempi immemorabili, l'uovo simboleggia l'inizio e naturalmente Cristo esce dalla tomba e il piccolo pulcino dall'uovo. Questo è uno dei simboli che collega i diversi livelli della Pasqua: il pagano e il cristiano.

D: La Pasqua è la festività più importante del calendario cristiano ma sono pochi, fuori dalla chiesa, ad avere un'idea di che cosa si tratta...

R: Rispetto a Natale, la Pasqua è una festa molto complessa. A Natale si celebra la nascita del bambino, un'esperienza che accomuna moltissimi essere umani. Ma chi vive attraverso la resurrezione? Questa è la ragione. Per secoli la tradizione biblica non sperava nella vita dopo la morte. È difficile crederci, perché non è normale.

D: Ma la speranza di una vita dopo la morte, rappresentata da Gesù, non è forse un traguardo a cui aspirano in tanti?

R: Certo, ma non ci sono garanzie. Ha un senso per chi ha una relazione molto intensa con Dio e crede che il Padre non lo consegnerà alla morte senza una speranza.

La fede nella resurrezione è essere accettati da Dio. Essere accettati è una speranza che ci accompagna durante tutta la vita. Essere accettati è essenziale per la felicità, almeno così credo. Ed essere accettati da Dio è l'ultima accettazione.

D: Trascuriamo forse la nostre tradizioni cristiane per paura di sconcertare le minoranze o altre religioni?

R: No, credo che sia piuttosto legato al fatto che non crediamo più. Sono molte le persone che non investono più nella loro appartenenza cristiana. E per cosa spendono il loro tempo e il loro denaro? Per viaggiare, conoscere il mondo, costruire una bella casa e per molte altre ragioni terrene. Ciò mostra che cosa è importante.

Nel Medioevo si costruivano chiese e monasteri per assicurarsi la vita eterna. Ma oggigiorno chi spende i propri soldi per costruire una chiesa, una cappella o per pagare il sacerdote affinché dica la messa?

D: Nell'Europa occidentale con radici cristiane, l'Islam sta crescendo. Fino a dove deve spingersi la tolleranza religiosa?

R: La gente dice che non siamo autorizzati ad edificare delle chiese a Riyadh (Arabia Saudita), perché allora dovremmo permettere i minareti in Svizzera? Ma siamo sicuri di voler essere come i sauditi? Non vogliamo essere così intolleranti.

Normalmente chi crea ama le proprie creature. Se odiamo una di esse, non siamo dalla parte del nostro Dio. Non possiamo dire ad altri come devono o dovrebbero vivere la loro fede. I musulmani possono costruire minareti e coprire, o meno, le loro chiome. Fintanto che non danneggiano altre persone, non mi fa niente.

D: Teologo da cinquant'anni, si è confrontato con diverse questioni, la più recente riguarda la dimensione femminile di Dio. E adesso, dove rivolge il suo sguardo?

R: Sono molto impegnato in quello che chiamo l'ecumenismo verticale e, in modo particolare, le strette relazioni tra il paganesimo e le religioni monoteiste. Se si guarda da vicino, ci si rende conto che molte credenze pagane sono sopravvissute nelle religioni monoteiste. È molto importante esserne consapevoli, poiché nella nostra società molte persone credono nella natura. Credo che sia sempre molto costruttivo evidenziare i punti in comune.

Con l'Ebraismo e il Cristianesimo, le persone hanno imparato a vedere che cosa ci accomuna e hanno dato vita all'ecumenismo giudaico-cristiano, che non esisteva prima dell'Olocausto.

Il grande problema delle religioni monoteiste è quello di individuare una relazione tra pagani, panteisti, o come si vogliano chiamare. Da un punto di vista teologico è una riflessione che mi occupa molto.

Intervistatore: Morven McLean
(traduzione e adattamento dall'inglese Françoise Gehring)

lunedì 29 marzo 2010

LIBRI: Il Cattolicesimo Reale

Walter Peruzzi, Il cattolicesimo reale attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili, Roma, Odradek edizioni, 2008, pp. 524, € 32.00, f.to 16,5×24 collana: Saggi & Studi ISBN: 978-88-86973-97-7

In questi ultimi tempi, forse come reazione alla crescente invadenza della Chiesa cattolica nelle vicende italiane, sono uscite sempre più frequentemente opere, spesso pregevoli, di critica del cattolicesimo.
Particolarità del presente volume è la scelta di far parlare i testi, di far scaturire la critica della dottrina cattolica, il suo contrasto co b valori e diritti umani fondamentali e la sua fallibilità dalla esposizione che ne fanno i papi stessi, i concili, i dottori della Chiesa, i manuali cattolici, più che dai commenti distaccati e concisi con cui li introduce o li illustra l’autore.
I passi della Bibbia, di bolle ed encicliche, di canoni dei concili, di brani dei dottori della Chiesa occupano la gran parte del testo, arricchito da un indice dei nomi e da un sommario che rendono molto agevole la ricerca dei passi citati, per argomento e per autore.

Dalla quarta di copertina
“L’infallibilità è il problema. Non soltanto per la Chiesa. Un’istituzione bimillenaria, carica di prescrizioni assolute e astoriche riguardanti la vita di ciascuna persona, confligge con la modernità e con l’evolversi delle relazioni umane. Specialmente da quando fece dell’infallibilità un dogma. Mossa audace, certamente. Ma alla fin fine autolesionista. Promosse infatti come “infallibili” non solo la Bibbia (dettata da dio in persona) e i concili ecumenici, ma tutti i papi. Ognuno, singolarmente inteso, qualsiasi cosa abbia detto. Papi che hanno legittimato la schiavitù e la guerra, la tortura e la pena di morte, l’antisemitismo e l’omofobia, la subordinazione delle donne, la repressione della sessualità, le diseguaglianze sociali e la religione di stato, passando per l’Inquisizione e la caccia alle streghe. Infallibilmente.
Ma queste “verità” tutte egualmente “infallibili” sono spesso palesemente in contrasto fra loro. Insostenibili. E tradiscono inoltre lo scarto insanabile, non tanto tra dottrina cattolica e comportamenti di chi la pratica, quanto fra quel che si intende per “valori morali” (giustizia, amore, rispetto della vita, eguaglianza), e la dottrina cattolica come realmente è.
Un lungo ragionamento, quello dell’autore, che si sviluppa facendo parlare i testi, facendo emergere la critica del cattolicesimo dall’esposizione che ne fanno i suoi stessi rappresentanti e componendo un esteso ipertesto in cui entrare dove si vuole per costruire un proprio breviario, un contrappunto non occasionale di un punto di vista laico e moderno, quanto mai utile per contrastare l’offensiva confessionale in atto.”

SOMMARIO
Presentazione 5
Avvertenza e ringraziamenti 8
I PARTE – LA RELIGIONE DELL’UGUAGLIANZA 9
I. LA SCHIAVITÙ 11
1. La schiavitù è legittimata da Dio – 1.1 Presso gli ebrei. Non desiderare lo schiavo d’altri – 1.2 Presso i cristiani. Schiavi, obbedite ai vostri padroni – 2. Chiesa e schiavitù nell’alto Medioevo 2.1 La Patristica fino ad Agostino – 2.2 Divieti e anatemi a tutela della schiavitù – 2.3 La schiavitù come castigo contro il concubinaggio del clero – 3. L’istituto della schiavitù fino all’età moderna – 3.1 Il pensiero di Tommaso d’Aquino e altre dottrine a favore della schiavitù – 3.2 I papi. Legittimazione e pratica della schiavitù – 4. Condanne e giustificazioni da Gregorio XVI al Vaticano II – 4.1 La prima condanna generale della schiavitù – 4.2 Pio IX torna a difendere la schiavitù – 4.3 Leone XIII fa il punto – 4.4 La condanna del Vaticano II – Note
II. LA QUESTIONE SOCIALE 33
1. Fra elogio delle disuguaglianze e comunismo d’amore2. Il solidarismo interclassista – 2.1. Le contraddizioni della patristica – 2.2 Oratores, bellatores, laboratores – 3. La moderna dottrina sociale cristiana – 3.1 Pio IX. Poverelli e persone di basso stato non violino i beni altrui – 3.2 Leone XIII. La cupidigia dei poveri attenta ai diritti dei ricchi – 3.3 Esempi e raccomandazioni di Leone XIII agli sventurati – 3.4 Leone XIII. L’enciclica della “svolta” – 3.5 Il “Sillabo sociale” di Pio X – 3.6 Benedetto XV contro il miraggio della felicità terrena –3.7 Pio XI. Non tassare la proprietà – 3.8 Pio XI e Pio XII. I ricchi dispensatori dei beni di Dio – 3.9 Giovanni Paolo II. Vi raccomando la proprietà, anche se forse… – Note
III. LE DONNE 49
1. Parola di Dio: “Egli ti dominerà” – 1.1 Nell’ordine della creazione primo fu il maschio – 1.2 Prima fu la femmina, nell’ordine del peccato – 2. La Chiesa. Venti secoli contro le donne – 2.1 I Padri: la “testa” e il “corpo” – 2.2 L’inferiorità delle donne da Tommaso d’Aquino a Urbano VIII – 2.3 Donne, siate sottomesse ai vostri mariti – 2.4 La verginità vi farà libere? – 3. Chi dice donna dice danno – 3.1. Tu sei la porta del diavolo – 3.2 Da donne a streghe il passo è breve – 3.3 “La donna deve essere nascosta con ogni cura” – 4. La Chiesa e le donne nel XX secolo – 4.1 Da Leone XIII a Pio XII. Il marito “principe della famiglia” – 4.2 Soffia un vento nuovo? – 5. La donna stia lontana dai santi altariNote
IV. LA DEMOCRAZIA 89
1. Dio non volle la democrazia ma il regno 2. Il potere non viene dal popolo ma da Dio – 2.1 Fra condanna e “sdoganamento” della democrazia – 2.2 Chiesa e democrazia oggi
V. CHIESA E STATO. IL SOLE E LA LUNA 101
1. Il modello è l’antico Israele2. Il clero più altolocato del re3. L’alleanza tra trono e altare - 4. Il sogno teocratico da Leone XIII ai tre Pii –4.1 Dio volle due poteri – 4.2 I tre Pii. La Chiesa deve dominare il mondo –5. La teocrazia nel XXI secolo –5.1 Le aperture di Giovanni XXIII –5.2 Giovanni Paolo II e l’esempio di Carlo Magno –5.3 La “sana” laicità di Benedetto XVI – Note
II PARTE – LA RELIGIONE DELLA GIOIA 131
1. Sessualità e repressione nei due Testamenti – 1.1 Il feroce Jahvé – 1.2 Eunuchi per il regno dei cieli – 2. “Non c’è piacere senza peccato” – 2.1 Pessimismo sessuale e verginità di Maria – 2.2 La crociata contro il piacere – 2.3 I tempi proibiti – 2.4 La morale dell’elefante – 2.5 Fra repressione e sublimazione – 3.“Crescete e moltiplicatevi” – 3.1 Ma perché sposarsi? – 3.2 L’adulterio e l’incesto – 3.3 Impotenza e nullità – 4. “Si aliquis” – 4.1 La contraccezione è omicidio come l’aborto – 4.2 I metodi “naturali” ieri e oggi – 4.3 Aborto mai. Meglio uccidere la madre – 4.4 Ma c’è aborto fin dal concepimento? Ieri no, oggi sì – 4.5 No anche alla fecondazione artificiale – 5. “La cosa migliore è non toccare donna” – 5.1 La verginità è preferibile al matrimonio – 5.2 Chi si consacra a Dio si spogli del corpo – Note
III PARTE – LA RELIGIONE DELL’AMORE E DELLA VITA 199
I. LE MOLTE INQUISIZIONI 201
1. Parola del Signore: “Uccidete chi adora altri dei” – 1.1 L’ira del Dio di Israele – 1.2 Guai a rinnegare il nostro padrone e signore Gesù – 2. Da perseguitati a persecutori – 2.1 Le contraddizioni dei primi secoli cristiani – 2.2 Inizia la persecuzione per ragioni di fede – 3. Ad abolendam. L’Inquisizione medioevale – 3.0 Una digressione opportuna – 3.1 L’adversio debita – 3.2 Uccidere gli eretici è giusto – 3.3 La codificazione del processo inquisitorio – 3.4 Resistenze all’Inquisizione – 4. L’Inquisizione moderna – 4.1 L’Inquisizione romana – 4.2 La terra è ferma, il sole gira. A sbagliare fu Galilei – 4.3 Gli ultimi fuochi dell’Inquisizione – 5. Dopo l’Inquisizione. L’intolleranza continua – 5.1 La libertà di coscienza è delirio – 5.2 Contrordine fratelli… – 5.3 … ma non troppo –Nota
II. LA CACCIA ALLE STREGHE 255
1. Ma le streghe esistono?2. Innocenzo VIII e il Malleus maleficarum 3. Tre secoli di bolle e di stragiNota
III. L’ANTISEMITISMO 271
1. La condanna del popolo “deicida”2. Medioevo. Fra tolleranza e repressione – 2.1 Oremus et pro perfidis judeis – 2.2 “Condannati a perpetua schiavitù” – 3. L’antisemitismo nel basso Medioevo e nell’età moderna – 3.1 I prodromi della ghettizzazione – 3.2 Persecuzioni ed espulsioni – 3.3 I rigori della Controriforma – 3.4 L’antisemitismo di un papa “illuminato” – 3.5 Pio VI. L’Editto sugli ebrei – 4. Dal XIX al XX secolo. L’ebreo è sempre ebreo – 4.1 Gregorio XVI e Pio IX contro la “nazione deicida” – 4.2 L’antisemitismo di matrice cattolica fra XIX e XX secolo – 4.3 I tre Pii e gli ebrei – 5. Contrordine. La Chiesa ama i giudeiNota
IV. L’OMOFOBIA 305
1. La “passione infame” – 1.1 L’omosessualità nella Bibbia – 1.2 Le condanne ecclesiastiche e civili fino all’Alto medioevo – 1.3 Dalla rinascita urbana all’età moderna – 2. I triagoli rosa di Benedetto XVI Note

V. GUERRA SANTA GUERRA GIUSTA GUERRA DI CONQUISTA 327
1. Il Signore, Dio degli eserciti – 1.1 Jahvé inventa la guerra santa – 1.2. Comperare una spada o rimetterla nel fodero? –2. I cristiani dal pacifismo alla “guerra giusta”3. Teoria e pratica della guerra santa – 3.1 Gloria e premio eterno a chi combatte per la fede – 3.2 “Dio lo vuole”. Le crociate – 3.3 I soldati di Cristo contro la miscredenza eretica – 3.4 I teologi della guerra giusta – 3.5 Le ultime crociate – 4. La guerra di conquista – 4.1 Il papa “dona” le terre “trovate e da trovare” – 4.2 Evangelizzazione e colonizzazione – 5. Chiesa e guerra dal XX al XXI secolo – 5.1 Fra appelli alla pace e consacrazioni della truppa – 5.2 Guerre coloniali, ma solo se “difensive”– 5.3 Contrordine fratelli? – Note
VI. TORTURA E PENA DI MORTE 387
1. Antico e nuovo Testamento. Un riepilogo di Agostino2. Teologi, papi ed esecuzioni capitali – 2.1 Agostino e Tommaso – 2.2 Pratica e dottrina delle Crociate e dell’Inquisizione – 2.3 Dal Concilio di Trento ad oggi – 3. Le giustizie a Roma – 3.1 Supplizi e suppliziati dal XIV al XVI secolo – 3.2 Dal Seicento alla fine del potere temporale – 3.3 La Città del Vaticano
VII. I DIRITTI NEGATI 401
1. Distruggere il mortale flagello dei libri2. La scuola deve insegnare unicamente la verità3. Il matrimonio è di spettanza della Chiesa – 3.1 Sacro, uno, indissolubile – 3.2 L’ultima trincea: no alle unioni di fatto – 4. E nell’ora della nostra morte… e così siaNote
APPENDICE – QUESTIONE DI FEDE 421
I. DEUS CARITAS EST 423
1. Diluvio, Babele, Sodoma e altre vendette – 2. Guerre, tabu sessuali, intolleranza, pena di morte3. Il fuoco eternoNote
II. FELIX CULPA 435
1. La funzione-chiave del peccato originale – 1. 1 Il primo presupposto: in Adamo tutti abbiamo peccato – 1.2 Il secondo presupposto: i devastanti effetti della colpa – 1.3 E il piacere sessuale? – 1.4. Una colpa indispensabile – 2. Una divina ingiustizia

III. INFALLIBILE? 443
1. L’elastico dell’infallibilità2. Bibbia e tomismo sotto l’ombrello del papa – 2.1 La Bibbia non sbaglia mai – 2.2 La filosofia tomistica è “perenne”– 3. Le smentite della storia – 3.1 Gli “errori” in fatto di costumi. Solo due esempi – 3.2 Qualche “errore” dei papi in materia di fede
IV. LA COMPARSA E LA SCOMPARSA DEL LIMBO 457
1. I bambini morti senza battesimo vanno all’inferno2. Contrordine. I bambini non battezzati vanno al limbo3. Contrordine del contrordine. Speriamo che me la cavo
V. SANTI PADRI 467
1. Perché i santi sono importanti – 1.1 Il santo, prova dell’infallibilità della Chiesa – 1.2 Il santo, testimone della santità della Chiesa – 2. Papi santi e “rispetto della vita” – 2.1 Quanti morti costa un papa – 2.2 Guerre pubbliche e vendette private – 2.3 Quando Dio lo vuole – 2.4 Il “venerabile” persecutore dei fraticelli – 2.5 Il più santo, il più assassino: Pio V – 2.6 Gli ultimi due “beati”

domenica 28 marzo 2010

DISCRIMINAZIONE DELLA DONNA

Ecco come la pensa la chiesa della donna:

Citazioni di vari Santi

1. Le donne non dovrebbero essere illuminate od educate in nessun modo. Dovrebbero, in realtà, essere segregate, poiché sono loro la causa di orrende ed involontarie erezioni di uomini santi (Agostino).

2. Non permetto alla donna di insegnare, né di comandare all’uomo, ma se ne stia silenziosa. Infatti Adamo fu plasmato per primo, poi Eva; e non fu sedotto Adamo prima, ma la donna essendo stata sedotta cadde nella trasgressione. Pure si salverà come madre e procreatrice, purché rimanga nella fede e nella carità e nella santità, con modestia (Paolo, Lettere a Timoteo).

3. Le donne siano soggette ai propri mariti come al Signore, perché il marito è il capo della donna come anche Cristo è il capo della Chiesa (Paolo, Lettera agli Efesini)

4. Ogni donna che prega o profetizza a testa scoperta, reca un affronto al suo capo, infatti sarebbe come se essa fosse rasata. Pertanto se una donna non vuole mettersi il velo, si tagli addirittura i capelli! Ma, se per una donna è vergognoso tagliarsi i capelli o essere rasata, si copra col velo. L’uomo invece, non deve velarsi il capo, essendo egli immagine e riflesso di Dio; mentre la donna è riflesso dell’uomo (Paolo, Lettere ai Corinti).

5. Ognuno sia sottomesso alle superiori autorità, perché ogni autorità viene da Dio e quelle che esistono sono state stabilite da Dio; così chi si oppone all’autorità, resiste all’ordinamento stabilito da Dio (Paolo, Lettera ai Romani).

6. È certo bene per un uomo di non accostarsi a donna alcuna; tuttavia per prevenire l’impudicizia, ciascuno abbia la propria moglie e ciascuna abbia il proprio marito (Paolo, apostolo e santo, Lettere ai Corinti).

7. Adamo è stato condotto al peccato da Eva, non Eva da Adamo. È giusto, quindi, che la donna accolga come padrone chi ha indotto a peccare (Ambrogio, padre della chiesa, santo).

8. La donna è un tempio costruito su una cloaca (…) Tu, donna, sei la porta del Diavolo, tu hai circuito quello stesso che il diavolo non osava attaccare di fronte. È a causa tua che il figlio di Dio ha dovuto morire; tu dovrai fuggire per sempre in gramaglie e coperta di cenci (Tertulliano, scrittore latino cristiano, padre della chiesa e santo).

9. A una donna non è permesso parlare in chiesa, insegnare, battezzare, fare offerte, reclamare per se una parte di una funzione maschile né ricoprire alcuna carica sacerdotale (Tertulliano)

10. Nella Chiesa la donna è chi agisce in modo muliebre e sciocco (Haimo d’Auxerre)

11. La donna non può ricevere i sacri ordini perché per sua natura si trova in condizioni di schiavitù (Graziano)

12. Dalla donna ha avuto inizio il peccato, per causa sua tutti moriamo. Non dare all'acqua un'uscita né libertà di parlare a una donna malvagia. (Siracide 25, 24)

13. Non mostri la sua bellezza a qualsiasi uomo, non segga a ciarlare insieme con le altre donne, perché dagli abiti esce fuori la tignola [tarma dei panni] e dalla donna malizia di donna. (Siracide 42, 12)

14. Meglio la cattiveria di un uomo che la bontà di una donna, una donna che porta vergogna fino allo scherno. (Siracide 42, 14)

15. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. (1Timoteo 2, 12 NT)

16. Non dare l'anima tua alla tua donna, sì che essa s'imponga sulla tua forza. (Siracide 9, 2)

17. Il fatto d’appartenere al sesso femminile non può tradursi in alcun ruolo importante, in quanto la donna ha uno stato di subordinazione, per cui non può ricevere il sacramento dell’Ordine (San Tommaso santo e padre della chiesa)

Parola del Signore

- “Alla donna disse: Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà” (Genesi 3, 16)

- “Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l'immondezza mestruale” (Levitico 18, 19)

- “Allora il sacerdote farà giurare alla donna con un'imprecazione; poi dirà alla donna: Il Signore faccia di te un oggetto di maledizione e di imprecazione in mezzo al tuo popolo, facendoti avvizzire i fianchi e gonfiare il ventre; quest'acqua che porta maledizione ti entri nelle viscere per farti gonfiare il ventre e avvizzire i fianchi! E la donna dirà: Amen, Amen!” (Numeri 5, 21)

- “Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, pecca con lei, condurrete tutti e due alla porta di quella città e li lapiderete così che muoiano: la fanciulla, perché essendo in città non ha gridato, e l'uomo perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così toglierai il male da te.” (Deuteronomio 22, 23)

“Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge” [1Corinzi 14, 34 NT]

- “Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.” [Efesini 5, 22 NT]

- “[Gesù] ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.” [Matteo 5, 28 NT]. 

domenica 7 marzo 2010

LIBRI: 101 motivi per credere in Dio e non alla Chiesa


Dubitare di Dio è umano, ma credere nella Chiesa è diabolico

La nostra penisola pullula di madonne lacrimanti sangue, apparizioni mistiche, profeti visionari, santi e beati, e l’accusa di essere “laicisti” è considerata dai nostri politici la peggiore offesa possibile. Eppure, se milioni di italiani si dicono “credenti” (per la precisione l’89% della popolazione), sono in pochi a credere così fervidamente alla Chiesa (i praticanti sono circa il 22%). 101 motivi per credere in Dio e non alla Chiesa indaga questa frattura con ironia e disincanto, o rendoci il racconto di inganni e misfatti, aneddoti curiosi e storie misteriose, riflessioni serie e divertenti, il tutto condito da una sana dose di indignazione.

Ecco alcuni dei 101 motivi per credere in Dio e non alla Chiesa:


• Perché Dio non ha mai sopportato il fanatismo degli integralisti religiosi
• Perché Dio si vergogna di una Chiesa che ancora oggi difende la pena di morte
• Perché Gesù fu il primo e il più grande anticlericale della Storia
• Perché non è possibile perdonare alla Chiesa un’istituzione atroce come l’Inquisizione
• Perché la Chiesa continua a coprire i preti pedo li e non li caccia
• Perché la Chiesa cattolica, come tutte le Chiese, è ossessionata dal sesso
• Perché la Chiesa si scaglia contro la fecondazione eterologa, ma Dio fu il primo a praticarla
• Perché i preti hanno lo stipendio e le suore no
• Perché il diavolo veste Prada, ma anche il papa
• Perché papa Pio scrisse una calorosa lettera ad Adolf Hitler
• Perché Dio si ricorda bene come si è conclusa la Giornata mondiale della gioventù nel 2000…

 L'AUTORE

Paolo Pedote

(Milano, 1966) scrittore e giornalista, ha collaborato con «L’Indipendente», «Pride» e Radio Popolare. Tra le sue pubblicazioni: Omofobia. Il pregiudizio anti-omosessuale dalla Bibbia ai giorni nostri, scritto con Giuseppe Lo Presti (2003); Come in un film di Almodóvar (2006); We will survive! Lesbiche, gay e trans in Italia (raccolta di saggi, curata con Nicoletta Poidimani, 2007); Lasciate che i pargoli vengano a me. Storie di preti pedo fili in Italia (2008) e Alcuni elementi critici sul funzionamento del formicaio (2008). Attualmente conduce la rubrica Nessun dogma! su Radio Città Fujiko.

martedì 2 marzo 2010

LIBRI: Verità e menzogne della chiesa cattolica

Pepe Rodríguez. Verità e menzogne della chiesa cattolica. Come è stata manipolata la Bibbia (titolo originale: Mentiras fundamentales de la Iglesia catòlica, trad. di Claudio Tognonato). Roma, Editori Riuniti 1998, pp. 317, € 15,00. ISBN 8835945399
 
 
 
 
 
 
 
 
  • Il libro mette in chiaro come i principali dogmi cattolici siano in palese contraddizione con quanto affermano le stesse gerarchie e autorità ecclesiastiche, che si dicono depositarie delle verità contenute nelle Scritture. L’analisi approfondita e scrupolosa del testo biblico ci fa conoscere come, quando e da chi furono composti quei testi, e in particolare come quei contenuti furono artatamente contrabbandati nel corso dei secoli. Da notare la benevolenza dell’editore italiano, che ha aggiunto qualcosina al più impietoso titolo dello storico spagnolo.

  • Pepe Rodriguez ha ascoltato direttamente i dettami della critica e la voce di una sua pura coscienza, una posizione di radicale distacco dalle menzogne sulle quali la Chiesa cattolica, continuamente rinnegando le Scritture e perfino se stessa, ha fondato il suo straordinario potere sulle coscienze di esseri umani perpetuamente in cerca di verità «garantite».
Dalla Prefazione di Mario Alighiero Manacorda, p. XIV

  • Se ci fermiamo a riflettere, ci renderemo di avere non solo una struttura mentale cattolica per credere, ma d’averla pure per essere atei. Possiamo negare Dio e la religione solo da quella piattaforma che ce lo ha fatto conoscere; perciò un ateo nel nostro contesto culturale è, basilarmente, un ateo cattolico. Le nostre vite, sia per il più pio dei cittadini come per l’ateo più convinto, sono dominate dal cattolicesimo.
Dall’Introduzione «La verità vi renderà liberi, la menzogna credenti», p. 4

  • Perciò la Chiesa ha da sempre imposto che la Tradizione  abbia un valore uguale (che in pratica è superiore) a quello delle Scritture, che si suppone siano la parola di Dio. Con questa arguzia essa nega tutto ciò che nelle Scritture la contraddice, sostenendo che «non è conforme alla Tradizione» (p. 7).
  • Di come, senza nemmeno volerlo, uno scriba creò il Dio ebraico-cristiano della Bibbia. Sorse così un’immagine di Dio tanto universale quanto fortemente personale. Il Signore è il creatore del cosmo, ma anche «il Dio tuo padre». La fusione fu artisticamente drammatica e teologicamente profonda, ma anche carica di una nuova tensione. Rappresentava gli esseri umani che intavolavano un dialogo personale con il creatore onnipotente dell’universo (26).
  • Gran parte del Nuovo Testamento non fu scritto dagli apostoli ma da redattori che non hanno conosciuto Gesù (48).
  • San Paolo: l’ebreo «avventizio» che fondò un cristianesimo a misura dei suoi delirî mistici e delle sue frustrazioni personali. È ovvio che Paolo mentiva: non ha mai conosciuto Gesù e meno ancora è stato un suo discepolo; però la sua convinzione (che oggi in linguaggio diagnostico psichiatrico potrebbe esser denominata «disturbo delirante paranoide di tipo grandioso») di essere l’interprete della volontà di Dio e di Cristo non aveva bisogno di fermarsi su questi particolari (66).
  • Nascere da una donna fertilizzata da Dio è stato un mito pagano frequente in tutto il mondo antico precedente a Gesù. Tutti i grandi personaggi, re o sapienti, furono mitizzati ai posteri come figli di una vergine. In questo modo buddismo, confucianesimo, taoismo e cristianesimo sono impregnati della impronta indelebile di essere stati il risultato dell’operato di un «figlio del Cielo» incarnato, attraverso l’accesso diretto e sovrannaturale di Dio, al ventre d’una vergine scelta e particolarmente appropriata (81).
  • La figura di Cristo è stata delineata secondo il modello pagano della divinità solare (92).
  • Tutte le divinità solari finiscono per essere vittime propiziatorie che espiano i peccati dei mortali, facendosi carico delle loro colpe, e sono uccisi in modo violento, per poi resuscitare (94).
  • Quando un popolo di credenti dimentica il significato dei propri miti, o questi divengono obsoleti, la religione che li amministra si trasforma velocemente in una volgare burocrazia di dubbia utilità. Non sono pochi i teologi contemporanei che situano la Chiesa cattolica occidentale già all’apice di questo stadio funzionale basato sulla mera burocratizzazione del sacro (98).
Gli altri figli di Maria o i fratelli carnali di Gesù che la Chiesa ha fatto sparire (110).
  • L’evoluzione della cristologia, dalle sue origini fino alle credenze cattoliche ufficiali di oggi, è stata veramente allucinante. Ciò rivela come la teologia, invece di essere la «scienza che si occupa di Dio a partire dalle verità rivelate», sia l’arte sottile di costruire la struttura mitica degli dèi, che poi si diranno rivelati e saranno innalzati come tali da una ecclesiologia priva di basi e dalla dubbia origine (149).
Di come la Chiesa cattolica si è data fondamento e legittimità manipolando i Vangeli e creando una struttura organizzativa contraria ad essi per trasformarsi in una istituzione di potere (157).
  • Quanto detto significa che la Chiesa cattolica può interpretare come «nero» ciò che Gesù, gli apostoli, o un testo sacro, mostrano espressamente come «bianco» e che, come è sua abitudine, disprezzando la realtà originaria, impone dogmaticamente a tutti i cattolici il suo criterio suggerito da motivi opportunistici (162).
  • Né cattolica significa universale, né il Gesù dei Vangeli ha mai preteso che il suo messaggio avesse questo carattere (170).
  • Erano così nati i professionisti del sacro. Al centro della Chiesa, contrariamente a quanto stabilisce il Vangelo, continua a mancare la figura di Gesù. Il posto centrale è occupato dal clero: papa, vescovi e sacerdoti, ognuno con il proprio rispettivo ambito di regno ecclesiale. La croce peggiore di Gesù non è stata la sua esecuzione a morte. Senza dubbio gli sarebbe risultata molto più tragica e dolorosa la croce di un clero che ha la sfrontatezza di presentarsi come continuatore della sua opera e suo mediatore davanti all’umanità (180).
  • Sono troppe le questioni fondamentali che mancano di senso nella religione cattolica, dove le Sacre Scritture mostrano che Gesù non ha fondato la Chiesa e ha esplicitamente proibito il clero professionale, che le chiese non sono la casa di Dio, e che Gesù non può farsi presente nell’eucarestia, né ha niente a che fare con la messa (193).
  • La figura del papa è contraria al messaggio di Gesù e si basa sulle falsificazioni dei Vangeli e degli elenchi dei vescovi di Roma (195).
  • Nonostante non lo fosse nei Vangeli, la donna comincia ben presto a essere discriminata dalla ecclesia cristiana. Questa antropologia, difesa da Agostino e più tardi rinsaldata da Tommaso, che dichiara che le donne in se stesse non possiedono l’immagine di Dio, ma la ricevono solo dall’uomo che «è la loro testa», non è ovviamente un’antropologia rivelata (218).
  • Dal 1958 s’incrementa in modo progressivo e inarrestabile il numero delle Chiese cristiane che accettano come normale l’ordinazione sacerdotale delle donne. Ma la Chiesa cattolica preferisce continuare ad ignorare gli insegnamenti del NT e si mantiene salda nella sua tradizione: le donne non passeranno! (219)
  • La Chiesa ha falsificato il Decalogo biblico, eliminando il secondo comandamento che proibisce l’idolatria, per render più redditizio il culto alle immagini di Gesù, della Madonna e dei santi (230).
  • Come minimo si può dire che la Chiesa cattolica è formalmente idolatra. Negli ultimi anni, molti teologi cattolici stanno pubblicamente denunciando la papolatria sorta principalmente - per opera dell’Opus Dei - intorno all’attuale papa Giovanni Paolo II (232).
  • La «Santissima Trinità»: il mistero venuto dal lontano Oriente (239).
  • L’immacolata concezione di Maria, un dogma di fede fondamentale della Chiesa cattolica… imposto ai credenti solo nel 1854 (244).
  • La dottrina cattolica dell’inferno era sconosciuta al Dio dell’A.T. e a Gesù. Nel XIII secolo è stata inventata una delle chiavi del negozio ecclesiale: il purgatorio, che è uno stato di espiazione temporale dove si presume vi siano tutte le anime, anche quelle dei peccatori morti in grazia di Dio. Con l’invenzione dell’inferno e del purgatorio, la Chiesa cattolica ha costruito un efficace e schiacciante strumento di ricatto (252).
  • Non vi è perciò la benché minima base evangelica per imporre il celibato obbligatorio al clero. […] Era così frequente che i clerici avessero concubine, che i vescovi stabilirono la cosiddetta renta di putane , ossia una somma di denaro che i sacerdoti dovevano pagare al vescovo ogni volta che trasgredivano la legge sul celibato (257).
  • La Taxa Camarae di papa Leone X, uno dei punti più alti della corruzione umana (Appendice, 263-266).
 

L'AUTORE

Pepe Rodríguez, dottore di ricerca in psicologia e scienze dell’informazione, si occupa particolarmente delle tecniche di persuasione coercitiva utilizzate dalle sette religiose. Tra le sue ricerche storiche, non ancora tradotte in italiano: Las sectas hoy y aqui (1985), El poder de las sectas (1989) Què hacemos mal con nuestros hijos (1993), La vida sexual del clero (1995).
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