di Luigi Cascioli
Sempre seguendo l'impegno che ho preso di smascherare le imposture della Chiesa, anche se attualmente sono impegnato a scrivere un libro sugli imbrogli e le falsificazioni di Fatima, voglio comunque accennare qualche cosa di molto interessante su Lourdes e i suoi miracoli di cui attualmente, ricorrendone il centocinquantesimo anniversario, tanto si parla.
Bernadette Soubirous aveva quindici anni quando ebbe quella che viene dichiarata come prima apparizione dell'Immacolata Concezione nella grotta di Massabielle.
Suo padre François Soubirous era un alcolizzato e sua madre Luisa era sempre ubriaca. Bernadette, di costituzione gracile e con problemi ai polmoni, era nata e si era sviluppata in uno di quegli ambienti retrogradi e miserrimi nei quali i figli si svezzano col vino e all'alcol si affida la risoluzione di tutti i problemi, compresi quelli di mettere a tacere la fame e combattere le malattie.
Incoraggiata dalla madre, nella convinzione che il vino le desse forza, Bernadette a quindici anni ne faceva già un tale uso da essere considerata, da chi la frequentava, una ragazza che beveva, come ci viene confermato dalla moglie del commissario, la signora Jacomet, che così si espresse sulla famiglia Soubirous riferendosi al tempo delle apparizioni:
il padre di Bernadette, François, era un alcolizzato e la madre Luisa era sempre ubriaca. Di Bernadette non ho sentito dire nulla contro di lei, all'infuori che essa "beveva",
e i suoi stessi biografi cattolici che, non potendo nascondere una verità documentata, cercano di sottrarla dalle accuse di alcolismo scrivendo:
"Lontano dall'essere un'alcolizzata, se Bernadette beveva lo faceva per sopportare meglio le sue crisi d'asma".
Fattaci, così, un'idea di chi fosse realmente Bernadette, passiamo a raccontare di quella che fu la sua prima apparizione: l'11 febbraio 1858, la madre Luisa disse ad una delle sue figlie di andare a cercare legna per il fuoco e Bernadette chiese di accompagnarla.
Era una giornata invernale e piovigginosa e la madre, temendo che il freddo aggravasse la malattia di Bernadette, se acconsentì di accompagnare la sorella lo fece per le sue insistenze.
I biografi dicono soltanto che Bernadette, prima di uscire, si copri bene e nulla dicono di quel bicchiere di vino rosso che tutto ci porta a pensare che lei abbia bevuto, magari dietro incoraggiamento della madre che, come abbiamo detto, usava l'alcol come rimedio per combattere il freddo e le malattie.
Con Bernardette e la sorella c'era anche una loro amica, Jeanne Abadie.
Per giungere sul posto, nel quale avrebbero trovato la legna, si doveva attraversare un piccolo corso d'acqua oltre il quale c'era una grotta. Mentre la sorella di Bernadette e l'amica passarono dall'altra parte del ruscello senza difficoltà , Bernadette, per paura di bagnarsi i piedi, si fermò sulla sponda e si mise a gettare sassi nell'acqua con l'intenzione di costruirsi un passaggio a secco.
La sorella di Bernadette e l' amica, ritenendo assurdo quello che Bernadette stava facendo, dopo averla derisa, proseguirono lasciandola sola, nella sua follia, a tirare sassi nell'acqua.
Durante il ritorno, la sorella di Bernadette e l'amica Jeanne Abadie, rimarcando in Bernadette un comportamento bizzarro e trasognato, le chiesero cosa avesse e fu lì che, raccontando ciò che le era accaduto, Bernadette dette inizio a quella che sarà la prima puntata della telenovela di Lourdes.
Mentre era rimasta sola, disse di aver visto un chiarore biancastro dentro la grotta che le era davanti, una specie di riflesso che, non sapendo spiegare cosa fosse, lo definì "Aquero", che nel dialetto locale significa "qualche cosa". Gli psicologi sono tutti d'accordo nel riconoscere che Bernardette Soubirous ebbe un'allucinazione da stress, se non addirittura da alcol.
Che Bernadette fosse soggetta a crisi di delirio da ubriacatura ci viene confermato da ciò che fece durante una delle sue apparizioni, precisamente all'ottava: Il 25 febbraio, c'era folla davanti alla grotta.
Bernadette, come sempre, cadde in ginocchio assumendo un'espressione di rapimento. Poi si alzò, sembrò cercare qualche cosa camminando indecisa secondo diverse direzioni. Alla fine si fermò e si mise a grattare il suolo in un angolo della grotta. Dopo qualche momento di riflessione, messasi in ginocchio e avvicinato il volto al buco che aveva scavato, si portò con la mano sulla bocca il fango che aveva impastato risputandolo subito disgustata. Fece questo per tre volte, alla quarta si lavò il viso.
Poi, camminando a quattro zampe, si mise a mangiare l'erba che cresceva dentro la grotta. Quando si rialzò, aveva un'espressione inebetita ed era tutta sporca di fango.
La Chiesa per giustificare questa dissennatezza, dice che fu la Vergine a dire a Bernadette di scavare in quel punto perchè vi avrebbe trovato una sorgente di acqua miracolosa che, poi, è quella che oggi si vende a Lourdes in bottigliette e con la quale si riempiono piscine e vasche per farci defecare e orinare dentro gli ammalati.
I presenti, convinti che fosse impazzita, se ne andarono rattristati. Il parroco Peyremale, uomo integro ed equilibrato, che mai aveva creduto alle apparizioni, quando seppe di questo fatto, definì Bernadette: "Una bugiarda che mangia l'erba come gli animali".
Praticamente, dopo questa brevissima esposizione di fatti, possiamo concludere che tutta l'impalcatura di Lourdes è stata costruita su un bagliore, su un "Aquero" che, per quanto la Chiesa possa averlo trasformato in "Immacolata Concezione", per la psicologia ed il buonsenso rimane sempre e comunque un'allucinazione da vino rosso.
"A votre santé, demoiselle Bernadette Soubirous!"
Luigi Cascioli
http://www.luigicascioli.it/
Nota sulle guarigioni di Lourdes
da C'era una volta un paradosso, di Piergiorgio Odifreddi, (Ed.Einaudi)
Ci illudiamo di ottenere un miracolo a Lourdes, benché in centocinquant'anni la Madonna ne abbia ufficialmente concessi solo sessantacinque, a cento milioni di pellegrini. Una media, inferiore a uno su un milione, di gran lunga piú bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell'ordine di uno su diecimila. Senza contare che, come osservava Emile Zola, fra gli ex voto si vedono molte stampelle ma nessuna gamba di legno.
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